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Forti e Storia
Luoghi storici da visitare
Fort of Fenestrelle | Fort of Exilles | Fort Bramafan | Military Road 79 | Monte Genevris Bunkers | Monte Chaberton
Forte di Fenestrelle
Con una superficie di 1,350,000 metri quadrati è la più grande struttura fortificata in Europa e la più estesa costruzione in muratura dopo la Muraglia cinese. La fortezza fu edificata dai Savoia tra il 1728 e il 1850, su un progetto dell’ingegner Bertola, con lo scopo di sbarrare la via verso Torino agli invasori stranieri. Un gigante di pietra che si estende per circa cinque chilometri nella Valle Chisone e copre un dislivello di quasi 700 metri. La struttura comprende: tre Forti, tre Ridotte e due Batterie, collegate da una scala coperta di 4.000 gradini.
Forte di Exilles
Famoso per aver tenuto rinchiuso nelle sue celle la Maschera di Ferro, il Forte di Exilles si trova in Valle di Susa. Insieme al Forte di Fenestrelle e a quello Albertino (Vinadio) era parte delle linee difensive tra le terre dei Savoia e la Francia. A seconda dei risultati delle varie guerre il forte è appartenuto alternativamente agli italiani o ai francesi. Il forte si trova sulla strada principale tra Torino e la Francia e su di uno sperone di roccia da dove domina la Valle di Susa.
Alexandre Dumas si interessò al caso della Maschera di Ferro e ne fece un personaggio del romanzo “Il visconte di Bragelonne”, il romanzo finale del ciclo dei Tre Moschettieri.
Fort Bramafam
Il forte è stato costruito tra il 1886 e il 1895 per difendere la linea ferroviaria Torino-Modane e il traforo ferroviario del Frejus, inaugurati in quegli anni. Il forte controllava il paese di Bardonecchia e teneva sotto tiro l’imbocco italiano del traforo ferroviario da probabili attacchi francesi. Fu eretto sulle rovine di un antico castello appartenuto al Delfinato e distrutto nel 1574.
Il forte è stato costruito tra il 1886 e il 1895 per difendere la linea ferroviaria Torino-Modane e il traforo ferroviario del Frejus, inaugurati in quegli anni.
Nel settembre del 1943 venne occupato da un piccolo presidio tedesco che, per timore di colpi di mano dei partigiani, minò accuratamente tutta l’area circostante. Fu abbandonato dagli ultimi tedeschi in ritirata solo la mattina del 27 aprile 1945. Cessate le ostilità, in seguito al trattato di pace, l’opera venne dismessa dall’Esercito e abbandonata al proprio destino.
ll Forte Bamafam è ora un Museo gestito dall’Associazione per gli Studi di Storia e Architettura militare di Torino (ASSAM ndr) che ne cura il recupero funzionale grazie a più di 50,000 ore di lavoro di volontariato. Come museo è sede di mostre e di manifestazioni.
Strada militare 79
Dal 1886 fu costruita una strada militare per unire i forti della conca di Bardonecchia: Forte Fenil, Forte Pramand, Forte Föens e successivamente il Forte Jafferau, e il loro compito, in caso di attacco militare da parte della Francia, era quello di difendere la conca di Bardonecchia e lo sbocco in Val di Susa nella valle di Cesana. Nel 1925, in vista del riutilizzo dei forti dopo la Prima Guerra Mondiale, furono costruiti un chilometro 13 e un chilometro 15 per evitare il costante crollo di massi sulla strada dalle pendici del Monte Seguret: la galleria, denominata Galleria Seguret La Galleria Saracena (dal nome delle grotte del Monte Seguret) è lunga 876 metri, a forma di U, con fondo naturale e con alcuni tratti coperti.
La galleria è rigorosamente chiusa sia al traffico motorizzato che ai pedoni, ma è possibile riavviarla in sicurezza per poterla riaprire.
Strada dell’Assietta
Strada dell’Assietta
Lungo il crinale che separa la Val Chisone dalla Val di Susa (sopra Sauze d’Oulx), la Strada dell’Assietta, o per dirla con il suo nome proprio Strada dell’Assietta, era una strada militare che si snoda per circa 60 km e quasi interamente sopra i 2000 metri.
La Strada dell’Assietta offre un’occasione unica per scoprire alcuni dei luoghi storici più significativi di uno degli angoli più suggestivi delle Alpi Occidentali. Dalla Repubblica degli Escartons alla sovranità sabauda, dai conflitti religiosi alla ricca biodiversità degli alpeggi e del Parco Nazionale del Gran Bosco.
Vedi anche la pagina – Strada dell’Assietta
I Bunker del Monte Genevris
Facilmente visibili nell’escursione al Monte Genevris da Sauze d’Oulx, questi quattro bunker della Seconda Guerra Mondiale sono stati costruiti per fermare le possibili invasioni militari lungo la strada dell’Assietta. Situati tra il Colle Costa Piana e il Monte Genevris, mai dotati degli arredi interni comprese le armi, sono stati poi abbandonati nel 1941.