Sauze d
  • +Estate
    • +Estate
    • Sauze Freeride
    • Mountain Bike
    • Bici da Strada
    • Escursioni
    • Off-Road
    • Strada dell’Assietta
    • Affitto Bici
    • Jogging e Trail Running
    • Parco Avventura
    • Parco Naturale Del Gran Bosco Di Salbertrand
    • Rafting e Pesca Sportiva
    • Eventi Estivi
  • +Inverno
    • Comprensorio Sciistico
    • Sci e Snowboard
    • Scuole Sci e Snowboard
    • Noleggi Sci e Snowboard
    • Sci Accessibile
    • Fuoripista
    • Ciaspole
    • Non Sciatori
    • Navetta Urbana
    • Eventi Invernali
    • Offerte invernali
  • Dove Dormire
    • Hotel
    • Bed & Breakfast
    • Case Appartamenti Vacanze
    • Affittacamere
  • Informazioni
    • Informazioni
      • Numeri di Emergenza
      • Numeri Utili
      • Negozi
      • Dove Mangiare
      • Piatti Della Tradizione Piemontese
      • Centro Sportivo
      • Baby Parking
    • Sauze d’Oulx
      • Sauze d’Oulx
      • Cenni Storici
      • Sauze d’Oulx e i Suoi Campioni
      • XX Giochi Olimpici Invernali – Torino 2006
      • Rispetto per L’ambiente
      • Art in the Forest
      • Piemonte
      • Ufficio Del Turismo
    • Cosa visitare
      • Parco Naturale Del Gran Bosco Di Salbertrand
      • Forti e Storia
      • Susa
      • Torino
      • Briancon
      • Sacra di San Michele
      • Affreschi e Arte Sacra
      • Via Francigena
    • News
      • Meteo
      • Webcam di Sauze d’Oulx
      • Personaggi Famosi a Sauze D’oulx
      • Patto di amicizia
      • Politica sulla Riservatezza
      • Website Credits
      • Facebook
      • Sauze Video
  • Italiano
    • Inglese
    • Francese
  • Menu Menu

Forti e Storia

 

Luoghi storici da visitare

    1. Forte di Fenestrelle
    2. Forte di Exilles
    3. Forte Bramafan
    4. Strada Militare 79
    5. Bunker del Monte Genevris
    6. Strada dell’ Assietta
    7. Monte Chaberton

Forte di Fenestrelle

Con una superficie di 1,350,000 metri quadrati è la più grande struttura fortificata in Europa e la più estesa costruzione in muratura dopo la Muraglia cinese. La fortezza fu edificata dai Savoia tra il 1728 e il 1850, su un progetto dell’ingegner Bertola, con lo scopo di sbarrare la via verso Torino agli invasori stranieri. Un gigante di pietra che si estende per circa cinque chilometri nella Valle Chisone e copre un dislivello di quasi 700 metri. La struttura comprende: tre Forti, tre Ridotte e due Batterie, collegate da una scala coperta di 4.000 gradini.

http://www.fortedifenestrelle.it

Forte di Exilles

Famoso per aver tenuto rinchiuso nelle sue celle la Maschera di Ferro, il Forte di Exilles si trova in Valle di Susa. Insieme al Forte di Fenestrelle e a quello Albertino (Vinadio) era parte delle linee difensive tra le terre dei Savoia e la Francia. A seconda dei risultati delle varie guerre il forte è appartenuto alternativamente agli italiani o ai francesi. Il forte si trova sulla strada principale tra Torino e la Francia e su di uno sperone di roccia da dove domina la Valle di Susa.

Alexandre Dumas si interessò al caso della Maschera di Ferro e ne fece un personaggio del romanzo “Il visconte di Bragelonne”, il romanzo finale del ciclo dei Tre Moschettieri.

http://www.exillesilforte.it/

Forte Bramafam

Il forte è stato costruito tra il 1886 e il 1895 per difendere la linea ferroviaria Torino-Modane e il traforo ferroviario del Frejus, inaugurati in quegli anni. Il forte controllava il paese di Bardonecchia e teneva sotto tiro l’imbocco italiano del traforo ferroviario da probabili attacchi francesi. Fu eretto sulle rovine di un antico castello appartenuto al Delfinato e distrutto nel 1574.

Nel settembre del 1943 venne occupato da un piccolo presidio tedesco che, per timore di colpi di mano dei partigiani, minò accuratamente tutta l’area circostante.

Fu abbandonato dagli ultimi tedeschi in ritirata solo la mattina del 27 aprile 1945. Cessate le ostilità, in seguito al trattato di pace, l’opera venne dismessa dall’Esercito e abbandonata al proprio destino.

ll Forte Bamafam è ora un Museo gestito dall’Associazione per gli Studi di Storia e Architettura militare di Torino (ASSAM ndr) che ne cura il recupero funzionale grazie a più di 50,000 ore di lavoro di volontariato. Come museo è sede di mostre e di manifestazioni.

www.fortebramafam.it

Military Road 79

From 1886 a military road was built to unite the forts of the Bardonecchia basin: Forte Fenil, Fort Pramand, Fort Föens and later the Fort Jafferau, and their task in the event of an attack military by France, was to defend the basin of Bardonecchia and the outlet in Val di Susa in the valley of Cesana.

In 1925, in view of the reuse of the forts following the First World War, a kilometer 13 and a kilometer 15 was built to prevent the steady collapse of boulders on the road from the slopes of Monte Seguret: the gallery, called Galleria Seguret The Saracen Gallery (named after the grottoes on the Seguret Mountain) is 876 meters long, U-shaped, with a natural background and with some sections covered. The gallery is tightly closed both for motorized traffic and pedestrians, but it is possible to safely restart it so that it can be reopened.

I Bunker del Monte Genevris

Facilmente visibili nell’escursione al Monte Genevris da Sauze d’Oulx, questi quattro bunker della Seconda Guerra Mondiale sono stati costruiti per fermare le possibili invasioni militari lungo la strada dell’Assietta. Situati tra il Colle Costa Piana e il Monte Genevris, mai dotati degli arredi interni comprese le armi, sono stati poi abbandonati nel 1941.

Forti e Storia

 

Luoghi storici da visitare

    1. Forte di Fenestrelle
    2. Forte di Exilles
    3. Forte Bramafan
    4. Strada Militare 79
    5. Bunker del Monte Genevris
    6. Strada dell’ Assietta
    7. Monte Chaberton

Forte di Fenestrelle

Con una superficie di 1,350,000 metri quadrati è la più grande struttura fortificata in Europa e la più estesa costruzione in muratura dopo la Muraglia cinese. La fortezza fu edificata dai Savoia tra il 1728 e il 1850, su un progetto dell’ingegner Bertola, con lo scopo di sbarrare la via verso Torino agli invasori stranieri. Un gigante di pietra che si estende per circa cinque chilometri nella Valle Chisone e copre un dislivello di quasi 700 metri. La struttura comprende: tre Forti, tre Ridotte e due Batterie, collegate da una scala coperta di 4.000 gradini.

http://www.fortedifenestrelle.it

Forte di Exilles

Famoso per aver tenuto rinchiuso nelle sue celle la Maschera di Ferro, il Forte di Exilles si trova in Valle di Susa. Insieme al Forte di Fenestrelle e a quello Albertino (Vinadio) era parte delle linee difensive tra le terre dei Savoia e la Francia. A seconda dei risultati delle varie guerre il forte è appartenuto alternativamente agli italiani o ai francesi. Il forte si trova sulla strada principale tra Torino e la Francia e su di uno sperone di roccia da dove domina la Valle di Susa.

Alexandre Dumas si interessò al caso della Maschera di Ferro e ne fece un personaggio del romanzo “Il visconte di Bragelonne”, il romanzo finale del ciclo dei Tre Moschettieri.

http://www.exillesilforte.it/

Forte Bramafam

Il forte è stato costruito tra il 1886 e il 1895 per difendere la linea ferroviaria Torino-Modane e il traforo ferroviario del Frejus, inaugurati in quegli anni. Il forte controllava il paese di Bardonecchia e teneva sotto tiro l’imbocco italiano del traforo ferroviario da probabili attacchi francesi. Fu eretto sulle rovine di un antico castello appartenuto al Delfinato e distrutto nel 1574.

Nel settembre del 1943 venne occupato da un piccolo presidio tedesco che, per timore di colpi di mano dei partigiani, minò accuratamente tutta l’area circostante.

Fu abbandonato dagli ultimi tedeschi in ritirata solo la mattina del 27 aprile 1945. Cessate le ostilità, in seguito al trattato di pace, l’opera venne dismessa dall’Esercito e abbandonata al proprio destino.

ll Forte Bamafam è ora un Museo gestito dall’Associazione per gli Studi di Storia e Architettura militare di Torino (ASSAM ndr) che ne cura il recupero funzionale grazie a più di 50,000 ore di lavoro di volontariato. Come museo è sede di mostre e di manifestazioni.

www.fortebramafam.it

Military Road 79

From 1886 a military road was built to unite the forts of the Bardonecchia basin: Forte Fenil, Fort Pramand, Fort Föens and later the Fort Jafferau, and their task in the event of an attack military by France, was to defend the basin of Bardonecchia and the outlet in Val di Susa in the valley of Cesana.

In 1925, in view of the reuse of the forts following the First World War, a kilometer 13 and a kilometer 15 was built to prevent the steady collapse of boulders on the road from the slopes of Monte Seguret: the gallery, called Galleria Seguret The Saracen Gallery (named after the grottoes on the Seguret Mountain) is 876 meters long, U-shaped, with a natural background and with some sections covered. The gallery is tightly closed both for motorized traffic and pedestrians, but it is possible to safely restart it so that it can be reopened.

I Bunker del Monte Genevris

Facilmente visibili nell’escursione al Monte Genevris da Sauze d’Oulx, questi quattro bunker della Seconda Guerra Mondiale sono stati costruiti per fermare le possibili invasioni militari lungo la strada dell’Assietta. Situati tra il Colle Costa Piana e il Monte Genevris, mai dotati degli arredi interni comprese le armi, sono stati poi abbandonati nel 1941.

Monte Chaberton

Il monte si trova sulla cresta che costituisce lo spartiacque principale tra Italia e Francia; la vetta si trova in territorio orograficamente italiano ma politicamente appartiene alla Francia per motivi storici. Il punto di partenza del sentiero dista c.a 30 minuti di auto da Sauze d’Oulx ed il monte è facilmente riconoscibile per la sua forma piramidale dalla punta piatta.

La salita al Monte Chaberton è un’escursione molto conosciuta in Valle di Susa, in particolare nel periodo estivo.
Fino al 1947 si trovava in territorio italiano nel comune di Cesana Torinese.
La progettazione della fortificazione risale a fine ‘800, quando, nell’ambito della Triplice Alleanza, l’Italia pianificò di migliorarel’apparato di fortificazioni sul confine con la Francia. I lavori ebbero inizio nel 1898, con la realizzazione della strada che univa la frazione Fenils alla vetta del monte. Tra il 1898 e il 1910 le truppe italiane costruirono, sulla sommità, una batteria armata con 8 cannoni in torretta corazzata che avrebbe dovuto garantire il controllo di accesso alla Val di Susa attraverso Monginevro e Claviere, e al contempo essere in grado di colpire la Val Claree e Briançon. Per ospitare le torrette la punta fu spianata e abbassata di circa 6 metri. L’altezza di 12 metri delle torrette invece, fu stabilita per superare la massima nevicata registrata.
Ogni postazione era presidiata da sette uomini, protetti da una cupola relativamente leggera perché si pensava che la batteria, per la sua posizione strategica ed inaccessibile, fosse fuori dalla portata dell’artiglieria convenzionale. In ogni torretta furono montati 8 cannoni da 149 mm. Il forte fu soprannominato il “Forte delle nuvole” perchè spesso nascosto dalle nuvole.
Durante la prima guerra mondiale il forte fu disarmato, ed i cannoni utilizzati sul fronte orientale.
Con l’inizio del secondo conflitto mondiale, il Forte Chaberton ebbe il suo battesimo del fuoco. Il 10 giugno del 1940, i suoi artiglieri appresero dalla radio la notizia che l’Italia aveva dichiarato guerra alla Francia: da quel momento il loro compito sarebbe stato quello di supportare l’attacco delle divisioni impegnate in territorio francese. Il 20 giugno bombardarono alcune postazioni francesi senza infliggere gravi danni e senza essere contrattaccati perchè fino a quel momento lo Chaberton era rimasto avvolto dalle nuvole. La mattina del 21 giugno, le nebbie si diradarono e questo diede modo ai francesi di reagire e colpire, con matematica precisione, sei delle sue otto torrette che non erano corazzate. Anche la teleferica e i collegamenti telefonici furono annientati, e così il deposito viveri e il deposito munizioni. Nove uomini rimasero uccisi, più di 50 feriti, ma nessuno abbandonò le postazioni. Gli artiglieri dello Chaberton, isolati e ridotti alla fame, aiutati dal sopraggiungere della nebbia, continuarono a sparare con le due torri superstiti per altri tre giorni, fino alla definitiva capitolazione del nemico, avvenuta il 24 giugno.
Abbandonato dopo l’8 settembre 1943, il forte fu di nuovo occupato da reparti della Folgore della Rsi nell’autunno del 1944.

Alla fine della Guerra, l’intero Monte Chaberton, e quindi il forte, passarono in territorio francese. La Francia, costrinse l’Italia, sconfitta, allo smantellamento della Batteria; tutte le parti metalliche, comprese casematte e cannoni, furono portate via. Spogliato delle sue armi e abbandonato, lo Chaberton mostra ancor oggi la sua imponente carcassa di pietra. Nel 1987 venne chiusa al traffico anche la rotabile che congiungeva Fenils con la vetta.

Importante: tutte le informazioni sono fornite in buona fede. Salvo errori e/o omissioni. Siate consapevoli che esplorare ambienti montani può essere pericoloso e che solo voi siete responsabili per la vostra sicurezza.

Main image – Fort of Fenestrelle © StockItalia/Alamy

Importante: tutte le informazioni sono fornite in buona fede. Salvo errori e/o omissioni. Siate consapevoli che esplorare ambienti montani può essere pericoloso e che solo voi siete responsabili per la vostra sicurezza.

Main image – Fort of Fenestrelle © StockItalia/Alamy

Monte Chaberton

Il monte si trova sulla cresta che costituisce lo spartiacque principale tra Italia e Francia; la vetta si trova in territorio orograficamente italiano ma politicamente appartiene alla Francia per motivi storici. Il punto di partenza del sentiero dista c.a 30 minuti di auto da Sauze d’Oulx ed il monte è facilmente riconoscibile per la sua forma piramidale dalla punta piatta.

La salita al Monte Chaberton è un’escursione molto conosciuta in Valle di Susa, in particolare nel periodo estivo.
Fino al 1947 si trovava in territorio italiano nel comune di Cesana Torinese.
La progettazione della fortificazione risale a fine ‘800, quando, nell’ambito della Triplice Alleanza, l’Italia pianificò di migliorarel’apparato di fortificazioni sul confine con la Francia. I lavori ebbero inizio nel 1898, con la realizzazione della strada che univa la frazione Fenils alla vetta del monte. Tra il 1898 e il 1910 le truppe italiane costruirono, sulla sommità, una batteria armata con 8 cannoni in torretta corazzata che avrebbe dovuto garantire il controllo di accesso alla Val di Susa attraverso Monginevro e Claviere, e al contempo essere in grado di colpire la Val Claree e Briançon. Per ospitare le torrette la punta fu spianata e abbassata di circa 6 metri. L’altezza di 12 metri delle torrette invece, fu stabilita per superare la massima nevicata registrata.
Ogni postazione era presidiata da sette uomini, protetti da una cupola relativamente leggera perché si pensava che la batteria, per la sua posizione strategica ed inaccessibile, fosse fuori dalla portata dell’artiglieria convenzionale. In ogni torretta furono montati 8 cannoni da 149 mm. Il forte fu soprannominato il “Forte delle nuvole” perchè spesso nascosto dalle nuvole.
Durante la prima guerra mondiale il forte fu disarmato, ed i cannoni utilizzati sul fronte orientale.
Con l’inizio del secondo conflitto mondiale, il Forte Chaberton ebbe il suo battesimo del fuoco. Il 10 giugno del 1940, i suoi artiglieri appresero dalla radio la notizia che l’Italia aveva dichiarato guerra alla Francia: da quel momento il loro compito sarebbe stato quello di supportare l’attacco delle divisioni impegnate in territorio francese. Il 20 giugno bombardarono alcune postazioni francesi senza infliggere gravi danni e senza essere contrattaccati perchè fino a quel momento lo Chaberton era rimasto avvolto dalle nuvole. La mattina del 21 giugno, le nebbie si diradarono e questo diede modo ai francesi di reagire e colpire, con matematica precisione, sei delle sue otto torrette che non erano corazzate. Anche la teleferica e i collegamenti telefonici furono annientati, e così il deposito viveri e il deposito munizioni. Nove uomini rimasero uccisi, più di 50 feriti, ma nessuno abbandonò le postazioni. Gli artiglieri dello Chaberton, isolati e ridotti alla fame, aiutati dal sopraggiungere della nebbia, continuarono a sparare con le due torri superstiti per altri tre giorni, fino alla definitiva capitolazione del nemico, avvenuta il 24 giugno.
Abbandonato dopo l’8 settembre 1943, il forte fu di nuovo occupato da reparti della Folgore della Rsi nell’autunno del 1944.

Alla fine della Guerra, l’intero Monte Chaberton, e quindi il forte, passarono in territorio francese. La Francia, costrinse l’Italia, sconfitta, allo smantellamento della Batteria; tutte le parti metalliche, comprese casematte e cannoni, furono portate via. Spogliato delle sue armi e abbandonato, lo Chaberton mostra ancor oggi la sua imponente carcassa di pietra. Nel 1987 venne chiusa al traffico anche la rotabile che congiungeva Fenils con la vetta.

Importante: tutte le informazioni sono fornite in buona fede. Salvo errori e/o omissioni. Siate consapevoli che esplorare ambienti montani può essere pericoloso e che solo voi siete responsabili per la vostra sicurezza.

Main image – Fort of Fenestrelle © StockItalia/Alamy

Importante: tutte le informazioni sono fornite in buona fede. Salvo errori e/o omissioni. Siate consapevoli che esplorare ambienti montani può essere pericoloso e che solo voi siete responsabili per la vostra sicurezza.

Main image – Fort of Fenestrelle © StockItalia/Alamy

Pagine

  • +Estate
    • Affitto Bici
    • Art in the Forest
    • Bici da Strada
    • Escursioni
    • Eventi Estivi
    • Jogging e Trail Running
    • Mountain Bike
    • Off-Road
    • Parco Avventura
    • Rafting e Pesca Sportiva
    • Sauze Freeride
    • Strada dell’Assietta
    • Via Francigena
  • +Inverno
    • Ciaspole
    • Comprensorio Sciistico
    • Eventi Invernali
    • Fuoripista
    • Navetta Urbana
    • Noleggi Sci e Snowboard
    • Non Sciatori
    • Offerte invernali
    • Sci Accessibile
    • Sci e Snowboard
    • Scuole Sci e Snowboard
  • Cenni Storici
  • Dove Dormire
    • Affittacamere
    • Bed & Breakfast
    • Case Appartamenti Vacanze
    • Hotel
  • Home
  • Informazioni
    • Baby Parking
    • Centro Sportivo
    • Come Arrivare
    • Cosa visitare
      • Affreschi e Arte Sacra
      • Briancon
      • Forti e Storia
      • Sacra di San Michele
      • Susa
      • Torino
    • Dove Mangiare
    • Negozi
    • Numeri di Emergenza
    • Numeri Utili
    • Patto di amicizia
    • Personaggi Famosi a Sauze D’oulx
    • Piatti Della Tradizione Piemontese
    • Piemonte
    • Politica sulla Riservatezza
    • Rispetto per L’ambiente
    • Sauze d’Oulx
      • Sauze d’Oulx e i Suoi Campioni
      • XX Giochi Olimpici Invernali – Torino 2006
    • Sauze Video
    • Webcam di Sauze d’Oulx
  • Meteo
  • Parco Naturale Del Gran Bosco Di Salbertrand
  • Ufficio Del Turismo
  • Website Credits
© Comune di Sauze d'Oulx 2023
 | 

An Alps Creative website

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti: interagendo col nostro sito acconsenti al loro uso. Per maggiori informazioni o bloccarne l'utilizzo vai alla

sezione dedicata.

Panoramica Privacy

Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

È possibile regolare tutte le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

Cookie strettamente necessario

I Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

If you disable this cookie, we will not be able to save your preferences. This means that every time you visit this website you will need to enable or disable cookies again.

Cookie di terze parti

Questo sito Web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari.

Mantenere abilitato questo cookie ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!

Cookie Policy

Maggiori informazioni sulla nostra politica sui cookie

Scorrere verso l’alto